Si, lo so che sbagliare un preventivo è una delle tue paure più profonde, ma oggi voglio raccontarti un episodio che mi è capitato, non direttamente, ma in modo indiretto.
Questo mi ha fatto pensare molto:
cosa succede quando fai un preventivo sbagliato?
Oggi ti voglio raccontare cosa è successo ad una persona che sta affrontando una ristrutturazione e che ti potrebbe vedere come protagonista.
Si perché anche tu potresti incappare in problemi ed errori che ti mettono “fuori gioco”.
Di solito ci possono essere due problemi a cui ti trovi di fronte e che lo sai benissimo, sono entrambi due problemi per i quali “mettersi le mani nei capelli” è il minimo che tu possa fare.
Si perché come dicevamo, le cose possono essere due:
– non prendi il lavoro
– riesci a prendere il lavoro ma non riesci a starci dentro con le spese
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Mentre nel primo caso, diciamo che il danno è minore, non è vero, ma poi vedremo cosa intendo. Nel secondo caso, il danno è molto più grave.
Tu devi fare il lavoro, devi pagare operai, macchine e stipendi. Ma non solo, alla fine del mese non riesci a metterti in tasca il tuo stipendio.
Peggio ancora, a volte ci devi pure mettere dei soldi di tasca.
Quindi veniamo alla nostra storia, che ha un sacco di spunti sui quali riflettere. Ma soprattutto comprendere quelle che possono essere le strategie per non avere questi problemi.
Un caro amico, che svolge l’attività di geometra, sta seguendo la ristrutturazione di una delle chiese della città. Una di quelle chiese moderne (circa 40 anni). Fatte in cemento armato, che comincia a sentire l’esigenza di una “rinfrescata”.
Si, perché di rinfrescata si tratta
- tinteggiare la facciata
- rifare le gronde
- isolare e coibentare il tetto, con sostituzione delle tegole
- rifare la scalinata esterna
Insomma un lavoro “semplice” ma che rischia di impiegare uomini, mezzi ed attrezzature per diversi giorni.
Alessio, così si chiama il mio amico, dopo aver fatto tutto il lavoro di “progettazione”, computi metrici ecc., ha cominciato a chiedere dei preventivi alle varie aziende edili del territorio.
Come suppongo succeda a te, non dico tutti i giorni, ma molto spesso.
Dopo una settimana di visite cominciano ad arrivare i primi preventivi ed ogni preventivo che arrivava lo lasciava sempre più scioccato.
Non tanto per le cifre, essendo del mestiere si aspettava che il lavoro, alla fine, avrebbe “cubato” una bella cifra, ma per l’enorme differenza che c’era tra un preventivo e l’altro.
Si, perchè in alcuni casi c’erano anche 50.000 euro di differenza. E su di un lavoro che ne può valere circa 150.000, questa cifra, fa la differenza …. e molto.
Quindi sapendo che anche io sono diciamo “del mestiere” (anche se da un’altra sfaccettatura), mi ha chiesto una mia opinione.
Si andava da cifre che erano di 132.000 euro fino ai 185.000 euro.
Bada bene, con aziende del territorio che sono conosciute e che lavorano bene.
Per poi avere in mezzo tutto un ventaglio di cifre che riempivano questa forbice come le stelle della via lattea.
Lavorando un po’ sui computi metrici ci siamo quindi fatti un’idea che non deponeva a favore di nessuno dei due “estremi della forbice”.
Ti spiego perché: quello basso probabilmente o faceva un lavoro “tirato via” e quindi risparmiava, oppure rischiava di rimetterci troppo.
Quello alto, aveva una differenza talmente alta che o metteva le gronde in oro oppure il costo dei suoi macchinari ed operai era troppo alto per stare sul mercato.
Naturalmente la scelta della ditta che svolgerà i lavori non è compito nostro, tantomeno mio.
Ma quello che mi premeva raccontarti è che a volte, il costo dei tuoi cantieri non è tenuto alla perfezione e ne perdi il controllo.
Questo poi ha una ricaduta, molto pesante, che è sulle cifre che proponi ai tuoi Clienti, o potenziali tali.
Soprattutto ti mette nelle condizioni di non essere scelto, per due possibili motivi: o perché fai un prezzo troppo alto, o perché il prezzo è troppo basso.
In entrambi i casi non hai la possibilità di guadagnare.
Non porti a casa lo stipendio per i tuoi dipendenti.
Non guadagni per pagare i macchinari.
Non porti a casa il tuo stipendio.
Anzi, rischi di rimetterci di tasca, e di dover erodere i tuoi risparmi.
Specialmente quest’ultima possibilità, che spero nel tuo caso sia remota, metterebbe al tappeto te e la tua azienda, come faceva Cassius Clay con i suoi avversari.
Quindi un consiglio, prendi in mano le sorti della tua attività, e impara a conoscere alla perfezione i costi che affronti ogni mese.
Avrai la possibilità di mettere tu al tappeto i tuoi colleghi (come faceva Mike Tyson) ed essere portato in trionfo dai tuoi collaboratori.
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Alla prossima
Matteo
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